Una storia d'amore infinita.
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Storia

Una storia d’amore lunga una vita

“Una sottile lingua di terra sembrò sollevarsi sull’oro di un paesaggio pittoresco: l’aria era purissima, il vento caldo, piante di fichi d’india, campi di ulivi secolari intervallati da vigneti e mandorli, luce di gelsomini e menta selvatica, scheggia di sole e di Paradiso.”

Fu di fronte allo splendore di questo spettacolo che nel 1967 la baronessa Serafini Sauli s’innamorò perdutamente di questo luogo a tal punto da sceglierlo come sua dimora privata e meraviglioso palcoscenico di vita.

Dalle terrazze il suo sguardo si perse sull’orizzonte: mare e cielo uniti dall’indaco sui confini dell’immensità.

Nel 1982 il Gibò fu rilevato da Gigi Costa che lo rese ancora più unico condividendo le direttive e le scelte progettuali del professionista incaricato, l’architetto Ippazio Fersini.

Ad essere messo in atto fu un magnifico lavoro di restauro finalizzato a valorizzare l’identità del luogo attraverso l’utilizzo di materiali lapidei locali (pietrame calcareo e conci di tufo), adornato di essenze vegetali della macchia mediterranea che maggiormente predominano nella zona.

Sin dal principio l’obiettivo fu quello di porre il visitatore nella condizione di sentirsi immerso in un contesto di infinito benessere.

L’opera è stata oggetto di un saggio, nel volume pubblicato nel 2005, “L’architettura di Pietra” di Alfonzo Acocella, che tra l’altro annovera:

“Questa architettura è così intimamente connessa con il paesaggio pietroso da sembrare più che opera dell’uomo, formazione rocciosa spontanea della terra madre…”

Gioiello di incommensurabile bellezza, il Gibò divenne nel tempo la più elegante ed esclusiva location dove trascorrere le notti nel Salento grazie alla passione implacabile del suo fondatore che, con eventi speciali, spettacoli di cabaret e feste a tema, regalò emozioni uniche a clienti e visitatori di tutto il mondo.

Imprenditore straordinario e geniale, da sempre profondamente amato e stimato per il suo carisma, la sua umiltà e lungimiranza, Gigi Costa ha senza dubbio contribuito, con il Gibò, alla notorietà del Salento dando vita ad una realtà famosa in tutta Italia, simbolo di splendore, esclusività ed eleganza.

Oggi si avvale della preziosa collaborazione delle figlie Marta ed Alessandra per continuare un progetto di vita che si nutre d’amore e profuma di eterno.

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“Una sottile lingua di terra sembrò sollevarsi sull’oro di un paesaggio pittoresco: l’aria era purissima, il vento caldo, piante di fichi d’india, campi di ulivi secolari intervallati da vigneti e mandorli, luce di gelsomini e menta selvatica, scheggia di sole e di Paradiso.”

Fu di fronte allo splendore di questo spettacolo che nel 1967 la baronessa Serafini Sauli s’innamorò perdutamente di questo luogo a tal punto da sceglierlo come sua dimora privata e meraviglioso palcoscenico di vita.

Dalle terrazze il suo sguardo si perse sull’orizzonte: mare e cielo uniti dall’indaco sui confini dell’immensità.

Nel 1982 il Gibò fu rilevato da Gigi Costa che lo rese ancora più unico condividendo le direttive e le scelte progettuali del professionista incaricato, l’architetto Ippazio Fersini.

Ad essere messo in atto fu un magnifico lavoro di restauro finalizzato a valorizzare l’identità del luogo attraverso l’utilizzo di materiali lapidei locali (pietrame calcareo e conci di tufo), adornato di essenze vegetali della macchia mediterranea che maggiormente predominano nella zona.

Sin dal principio l’obiettivo fu quello di porre il visitatore nella condizione di sentirsi immerso in un contesto di infinito benessere.

L’opera è stata oggetto di un saggio, nel volume pubblicato nel 2005, “L’architettura di Pietra” di Alfonzo Acocella, che tra l’altro annovera:

“Questa architettura è così intimamente connessa con il paesaggio pietroso da sembrare più che opera dell’uomo, formazione rocciosa spontanea della terra madre…”

Gioiello di incommensurabile bellezza, il Gibò divenne nel tempo la più elegante ed esclusiva location dove trascorrere le notti nel Salento grazie alla passione implacabile del suo fondatore che, con eventi speciali, spettacoli di cabaret e feste a tema, regalò emozioni uniche a clienti e visitatori di tutto il mondo.

Imprenditore straordinario e geniale, da sempre profondamente amato e stimato per il suo carisma, la sua umiltà e lungimiranza, Gigi Costa ha senza dubbio contribuito, con il Gibò, alla notorietà del Salento dando vita ad una realtà famosa in tutta Italia, simbolo di splendore, esclusività ed eleganza.

Oggi si avvale della preziosa collaborazione delle figlie Marta ed Alessandra per continuare un progetto di vita che si nutre d’amore e profuma di eterno.

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